L’energia può assumere molte forme. L’energia che denominiamo
“luce” comprende un determinato spettro di frequenze energetiche, compreso
fra 4,3 x 1014 e 7,5 x 1014.
Noi rileviamo tali frequenze per mezzo della vista.
Esistono frequenze sonore che rileviamo mediante l’udito e i recettori
posti nei nostri piedi e tessuti corporei. Esiste la banda a raggi
infrarossi che percepiamo sotto forma di calore.
C’è poi la banda ultravioletta, situata subito al di là di
ciò che riusciamo a vedere da quel lato dello spettro luminoso. Esistono
molte altre frequenze energetiche per le quali non disponiamo di recettori
corporei. Quelle, naturalmente, un tempo erano ritenute mistiche, ma oggi
possediamo strumenti in grado di rilevarle.
Le chiamiamo raggi x, ultrasuoni, radar, UHF, VHF, eccetera.
L’elenco è infinito. Le frequenze sono costituite da tre
elementi principali.
Uno riguarda il numero di volte in cui la frequenza passa da
positiva a negativa in un determinato periodo di tempo. Di solito
questo dato va sotto il nome di cicli al secondo. Per esempio,
l’elettricità ha 120 cicli al secondo in Europa e 60 cicli al secondo
negli Stati Uniti. C’è poi l’ampiezza, cioè la magnitudo dell’onda al
di sopra e al di sotto della linea di base, o punto zero. Infine, c’è la
forma d’onda.
Si può avere un’onda sinusoidale, costituita da un’onda liscia,
curva e simmetrica, che ricorda il movimento ondoso del mare. Ci sono onde
frastagliate o punte-onda, che salgono e scendono come aghi. Esistono
anche onde quadrate e molte altre forme d’onda.
Ci sono poi delle frequenze che utilizziamo per trasmettere
altre frequenze.
Oggi inviamo centinaia di migliaia di messaggi al
secondo mediante una minuscola fibra, servendoci della frequenza
della luce.
Le chiamiamo fibre ottiche, e le usiamo ogni giorno
quando parliamo al telefono.
(Liberamente tratto da The Healing Code, Il codice della Guarigione – Alexander Lloyd – Ben Johnson - Macro Edizioni )
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