La PNL è anzitutto
azione. La sua materia di studio è la struttura dell’esperienza soggettiva: in
che modo agiamo? In che modo pensiamo, impariamo, ci arrabbiamo? E in che modo
le persone eccellenti conseguono risultati nel loro campo?
Nella PNL (acronimo
per Programmazione Neuro-Linguistica), “Programmazione” ha a che fare con la
sostituzione delle nostre sequenze di comportamenti ripetitivi con azioni
finalizzate ad uno scopo.
“Neuro” si riferisce
alla mente e a come organizziamo la vita mentale.
“Linguistica” riguarda
il linguaggio, il modo in cui lo usiamo e la sua influenza su di noi.
L’obiettivo della PNL
è l’eccellenza per tutti.
Il corpo e la mente
sembrano statici, tuttavia cambiano ad ogni istante. Assomigliano a un fiume:
ci sono attività incessanti e cambiamenti continui ma, nel complesso, qualcosa
a livello profondo rimane invariato.
I pensieri e la
fisiologia sono intimamente collegati: la natura dei nostri pensieri si
ripercuote sulla fisiologia, mentre la salute e il benessere del corpo
influenzano i pensieri. Mente, corpo e spirito si fondono nelle nostre
convinzioni e ciò in cui crediamo influisce profondamente su pensieri e azioni.
La PNL vede le credenze non in termini di vero o falso, ma di utile e inutile.
Talvolta le nostre
azioni non procedono di pari passo con le convinzioni.
I PRINCIPI
FONDAMENTALI DELLA PNL
I principi operativi
di base della PNL sono i “presupposti” (ipotesi di lavoro).
Esistono quattro
fondamentali principi nella PNL.
Il primo e più
importante è il rapporto, noto come “rapport”. Più solido è il “rapport fisico”
che avete con voi stessi, migliore sarà la vostra salute e il vostro benessere,
poiché le diverse parti del corpo collaborano in sintonia.
Organizziamo il nostro
mondo in una maniera che riflette il nostro stato interiore: i conflitti
interni ne creano altri all’esterno e la qualità del “rapport” che abbiamo con
gli altri spesso rappresenta uno specchio di quello che instauriamo con noi
stessi.
Il secondo pilastro è
“conoscere ciò che si vuole”. Stabilire quindi il proprio “obiettivo” o
“risultato”. E’ un modo di pensare, né più né meno.
Il terzo pilastro è
conosciuto come “acuità sensoriale”, ossia la capacità di usare i propri sensi:
guardare, ascoltare percepire quello che accade attorno. Solo allora potremo
sapere se stiamo procedendo verso il nostro obiettivo. E’ possibile utilizzare
questo “feedback” per correggere quanto stiamo facendo, se necessario.
L’ultimo pilastro è la
“flessibilità comportamentale”, ossia il poter scegliere tra varie azioni. Più
scelte avete a disposizione, maggiori saranno le probabilità di successo.
Continuate a modificare quello che fate fino ad ottenere ciò che volete.
Pensieri e convinzioni
limitanti hanno la capacità di materializzarsi all’improvviso dalle profondità
della mente inconscia. La rapidità e la regolarità con cui questo accade induce
molte persone a credere di non avere la forza di resistere. La realtà è ben
diversa. Imparare ad assumere il controllo della propria vita significa anche
imparare a individuare pensieri e convinzioni limitanti o depotenzianti non
appena prendono forma, per poi rispondere adeguatamente.
Modificando
i significati attraverso una trasformazione della struttura percettiva (detta
mappa, cioè l'universo simbolico di riferimento), la persona può intraprendere
cambiamenti di atteggiamento e di comportamenti. La percezione del mondo, e
consequenzialmente la risposta ad esso, possono essere modificate applicando
opportune tecniche di cambiamento.
La PNL ha quindi tra gli scopi l'obiettivo
di sviluppare abitudini/reazioni di successo, amplificando i comportamenti
"facilitanti" (cioè efficaci) e diminuendo quelli
"limitanti" (cioè indesiderati).
Il cambiamento può avvenire anche
riproducendo ("modellando") precisamente i comportamenti delle
persone di successo allo scopo di creare un nuovo "strato" di
esperienza (una tecnica chiamata modeling, o modellamento).
La PNL fu promossa in origine dai
fondatori Bandler e Grinder negli anni settanta come una forma
straordinariamente efficace e rapida di terapia psicologica, affermando che
potesse essere d'aiuto nella cura di fobie e disabilità di apprendimento,
addirittura tramite una singola sessione di un'ora.
La PNL è
guardare alla vita come una rara opportunità per apprendere.
La PNL è basata sul principio che ogni
comportamento ha una struttura e che questa struttura può essere estrapolata,
imparata, insegnata e anche cambiata. Il criterio guida di questo metodo è
sapere che cosa sarà utile ed efficace.
La PNL permette ad una persona di organizzare
le informazioni e le percezioni in modo da raggiungere risultati ritenuti
impossibili in passato.
La sua convinzione di base è che le
strategie efficaci di pensiero possono essere identificate, assunte e
utilizzate da chiunque lo desideri.
( Articolo di Tiziana Scuderi)
Per ulteriori informazioni e percorsi formativi vedi APPRENDIMENTO ORGANIZZATO
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